Rassegna stampa
GASDOTTO: «RETE» PER COMPRARE IN MODO SANO, EQUO E SOLIDALE
Si chiama Gasdotto, ma la sua rete non ha tubi e unisce produttore e consumatore nell'ottica dell'acquisto equo e solidale, con in più un occhio alla salute e all'ambiente. Il gruppo di acquisto solidale è nato un anno fa dall'iniziativa di alcune famiglie caronnesi: «E' stato fortemente voluto - spiega Fausto, uno dei cittadini attivi nel sodalizio - perchè rappresenta una reale necessità a svincolarsi dal meccanismo di acquisti compulsivi e insoddisfacenti, non solo dal punto di vista qualitativo. Gasdotto gioca sulle parole "gas"e "dotto": questa scelta è il nostro augurio affinchè ognuno di noi aderenti diventi sempre più dotto, appunto, aumentando le proprie conoscenze sulle dinamiche degli acquisti biologici, etici, solidali, ecologici e... intelligenti». L'idea dei gruppi d'acquisto non è nuova, ma in città nessuno prima di loro aveva ancora pensato di rimboccarsi le maniche e di unire le forze in quest'ottica. «E' l'occasione per pensare a forme alternative di consumo critico - spiega Fausto - non solo di frutta e verdura, ma anche di detersivi e scarpe. Grazie a internet "spulciamo" tra i tanti fornitori a disposizione e "sfruttiamo" l'esperienza di altri Gas». Al momento sono circa venti le famiglie che hanno raccolto la sfida, nell'ottica della qualità del prodotto, del risprmio di tempo, della salute e dell'ecologia. «Ovviamente non possiamo pensare di avere tutto e subito - precisa il caronnese -, i prodotti che acquistiamo sono stagionali e maturati naturalmente ed è come se li raccogliessimo nell'orto di casa, quindi la disponibilità dipende dalle piogge e dalle "annate". Abbbiamo un po' perso questa consapevolezza perchè siamo abituati a mangiare le ciliege anche a gennaio. Ci preme, poi, sfatare il mito che la frutta da coltivazione biologica sia "brutta", chiaro è che vada consumata prima o, meglio, nei tempi giusti, proprio perchè maturata come "natura comanda"». Perchè scegliere di entrare a far parte di un Gas? «Per ricordarsi che sapore ha una fragola - risponde senza esitare -. Si ha la sicurezza sulla qualità di prodotti che sono a chilometro zero e dai prezzi concorrenziali. Certo - conferma - non ci sono le arance di Varese, ma sono i produttori del sud Italia che le trasportano con i propri mezzi, evitando le grandi catene. C'è un punto di distribuzione al quale ci si reca una volta alla settimana, ottimizzando anche il tempo che si spenderebbe altrimenti al supermercato. Infine, ma non da ultimo, si riscopre il bello di essere una comunità, di conoscersi, aiutarsi e condividere dei valori». Dopo frutta e verdura, il gruppo sta cercando di allargare gli acquisti ai detersivi rispettosi dell'ambiente e alle scarpe, rigorosamente «made in Italy». «Al momento siamo tutti soddisfatti - conferma -. Non c'è di mezzo un interesse economico, ma etica e salute». Per farsi conoscere il gruppo è anche nella rete all'indirizzo http://www.gasdotto.it.
Articolo pubblicato il 30/07/10
Si chiama Gasdotto, ma la sua rete non ha tubi e unisce produttore e consumatore nell'ottica dell'acquisto equo e solidale, con in più un occhio alla salute e all'ambiente. Il gruppo di acquisto solidale è nato un anno fa dall'iniziativa di alcune famiglie caronnesi: «E' stato fortemente voluto - spiega Fausto, uno dei cittadini attivi nel sodalizio - perchè rappresenta una reale necessità a svincolarsi dal meccanismo di acquisti compulsivi e insoddisfacenti, non solo dal punto di vista qualitativo. Gasdotto gioca sulle parole "gas"e "dotto": questa scelta è il nostro augurio affinchè ognuno di noi aderenti diventi sempre più dotto, appunto, aumentando le proprie conoscenze sulle dinamiche degli acquisti biologici, etici, solidali, ecologici e... intelligenti». L'idea dei gruppi d'acquisto non è nuova, ma in città nessuno prima di loro aveva ancora pensato di rimboccarsi le maniche e di unire le forze in quest'ottica. «E' l'occasione per pensare a forme alternative di consumo critico - spiega Fausto - non solo di frutta e verdura, ma anche di detersivi e scarpe. Grazie a internet "spulciamo" tra i tanti fornitori a disposizione e "sfruttiamo" l'esperienza di altri Gas». Al momento sono circa venti le famiglie che hanno raccolto la sfida, nell'ottica della qualità del prodotto, del risprmio di tempo, della salute e dell'ecologia. «Ovviamente non possiamo pensare di avere tutto e subito - precisa il caronnese -, i prodotti che acquistiamo sono stagionali e maturati naturalmente ed è come se li raccogliessimo nell'orto di casa, quindi la disponibilità dipende dalle piogge e dalle "annate". Abbbiamo un po' perso questa consapevolezza perchè siamo abituati a mangiare le ciliege anche a gennaio. Ci preme, poi, sfatare il mito che la frutta da coltivazione biologica sia "brutta", chiaro è che vada consumata prima o, meglio, nei tempi giusti, proprio perchè maturata come "natura comanda"». Perchè scegliere di entrare a far parte di un Gas? «Per ricordarsi che sapore ha una fragola - risponde senza esitare -. Si ha la sicurezza sulla qualità di prodotti che sono a chilometro zero e dai prezzi concorrenziali. Certo - conferma - non ci sono le arance di Varese, ma sono i produttori del sud Italia che le trasportano con i propri mezzi, evitando le grandi catene. C'è un punto di distribuzione al quale ci si reca una volta alla settimana, ottimizzando anche il tempo che si spenderebbe altrimenti al supermercato. Infine, ma non da ultimo, si riscopre il bello di essere una comunità, di conoscersi, aiutarsi e condividere dei valori». Dopo frutta e verdura, il gruppo sta cercando di allargare gli acquisti ai detersivi rispettosi dell'ambiente e alle scarpe, rigorosamente «made in Italy». «Al momento siamo tutti soddisfatti - conferma -. Non c'è di mezzo un interesse economico, ma etica e salute». Per farsi conoscere il gruppo è anche nella rete all'indirizzo http://www.gasdotto.it.
Articolo pubblicato il 30/07/10